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Terremoto: la CRS stanzia 5 milioni di franchi e concentra i suoi aiuti sulla Siria

Comunicato stampa

A dieci giorni dal devastante terremoto che ha colpito la Siria e la Turchia, la Croce Rossa Svizzera (CRS) concentra le sue attività sui soccorsi umanitari destinati ai sopravvissuti. Gli aiuti sono principalmente rivolti alla Siria, dove l’emergenza è particolarmente acuta. Nei sette giorni successivi alla catastrofe REDOG, organizzazione di salvataggio della CRS, è intervenuta con i suoi cani da ricerca per localizzare persone intrappolate sotto le macerie.

Non ci sono parole per descrivere l’immane distruzione e sofferenza generate dal catastrofico terremoto. Per il momento si contano oltre 40 000 morti, ma si tratta di cifre destinate ad aumentare. Centinaia di migliaia di persone rimaste senza casa necessitano con urgenza di alloggi, acqua potabile, articoli per l’igiene e assistenza medica. Grazie alle generose donazioni della popolazione e al sostegno della Confederazione, la CRS può stanziare un importo di almeno 5 milioni di franchi con i quali tendere una mano alle persone colpite.

Le squadre di REDOG hanno salvato vite e alleviato le sofferenze

Dopo una missione nelle zone terremotate durata quasi sette giorni senza interruzioni, lunedì le squadre di ricerca di REDOG hanno fatto ritorno a casa. La sera stessa del terremoto due delle sue squadre di intervento si erano già recate sul posto: insieme alla Catena Svizzera di Salvataggio sono entrati in azione otto team cinofili, conduttori e conduttrici e specialisti in localizzazione tecnica. Altre sei squadre cinofile, una veterinaria, due operatori medici e due capi squadra di REDOG hanno invece dato manforte al partner GEA, un’organizzazione di salvataggio turca. «Il fiuto dei cani ci ha permesso di portare in salvo persone che altrimenti non avrebbero avuto alcuna possibilità di sopravvivere. Siamo fieri dei nostri colleghi a quattro zampe. La loro performance e la loro resistenza lasciano davvero senza parole», ha dichiarato Linda Hornisberger, responsabile presso REDOG del settore Ricerca di dispersi nelle macerie.

Aiuti finanziari e specialisti per potenziare i soccorsi

La CRS utilizzerà gran parte dei 5 milioni di franchi per finanziare le operazioni di soccorso in Siria, Paese nel quale collabora da molti anni con la sua Società consorella – la Mezzaluna Rossa Arabo-Siriana – per migliorare le condizioni di vita, sanitarie e igieniche della popolazione. «Il terremoto ha raso al suolo una regione già devastata dalla guerra. Già prima di questa catastrofe molte persone vivevano in condizioni di estrema precarietà; ora la situazione è ancora più grave», racconta Maya Helwani, delegata della CRS in Siria.

Nei prossimi giorni un esperto in alloggi di emergenza del pool di soccorso della CRS si recherà in Siria per due mesi al fine di sostenere gli aiuti coordinati del Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Altri specialisti della CRS si tengono pronti a partire per le zone terremotate in caso di necessità.

I mezzi della CRS destinati alla Turchia andranno a sostenere i soccorsi prestati dalla Mezzaluna Rossa Turca, scesa subito in campo con i suoi volontari e i suoi collaboratori. La CRS ha inoltre inviato in Turchia dal suo magazzino in Ungheria 200 tende familiari, di cui vi è estremo bisogno. Una parte delle donazioni viene infine impiegata per sostenere l’intervento di REDOG, la Società svizzera per cani da ricerca e da salvataggio, una delle quattro organizzazioni di salvataggio della CRS.

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