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Un operatore sanitario esegue un test della malaria su un neonato sdraiato sulle ginocchia della madre.

La posizione della CRS sulla Strategia di cooperazione internazionale 2025-2028

News • 20.9.2023

La Croce Rossa Svizzera (CRS) si esprime sulla Strategia di cooperazione internazionale 2025-2028 posta in consultazione dal Consiglio federale. La CRS accoglie con favore la priorità assegnata all’ambito della salute, ma ritiene che i mezzi proposti non siano sufficienti per raggiungere tutti gli obiettivi. Richiede lo stanziamento delle risorse necessarie e suggerisce delle modifiche.

La nostra posizione

In qualità di organizzazione umanitaria, nel suo ruolo di ausiliaria dei poteri pubblici in ambito umanitario e di Società nazionale del Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, la Croce Rossa Svizzera (CRS) interviene in tutto il mondo al fianco dei più vulnerabili. Partendo da questa prospettiva e sulla base della nostra esperienza nell’aiuto umanitario e nella cooperazione allo sviluppo prendiamo posizione come segue sulla Strategia CI 2025-2028.

Aumento delle sfide su scala globale

La CRS condivide l’analisi del Consiglio federale: negli ultimi anni il mondo è diventato più frantumato, instabile e pericoloso. Basti pensare alla pandemia di Covid-19, al cambiamento climatico e allo scoppio di conflitti armati come quelli in Ucraina e in Sudan. Si registrano passi indietro sul piano dello sviluppo umano e della lotta alla povertà.

Su scala globale necessario maggiore impegno in ambito umanitario

Di fronte a un mondo sempre più complesso, la Svizzera è tenuta a fornire il proprio contributo per la gestione delle sfide globali. Dal nostro punto di vista, con la Strategia CI 2025-2028 proposta dal Consiglio federale, potrà farlo solo in parte. La CRS chiede un adattamento della Strategia che permetta di aumentarne l’efficacia e chiede di stanziare le risorse finanziarie necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati.

I nostri messaggi principali

I punti della Strategia che condividiamo:

  • La Svizzera continuerà a impegnarsi ad alleviare la povertà e le sofferenze in tutto il mondo.

  • La salute è una priorità della cooperazione internazionale, intesa però con un’accezione più ampia.

Che cosa chiediamo:

  • Focalizzazione sull’aspetto locale: l’impegno della Svizzera deve avvenire a livello locale tramite un’attività di empowerment di persone e organizzazioni del posto.

  • Un triplo nesso: l’impegno internazionale della Svizzera deve avere un’efficacia sul lungo periodo e basarsi su tre elementi concatenati: aiuto umanitario, cooperazione allo sviluppo e promozione della pace.

  • Risorse adeguate per far fronte ai bisogni umanitari, che negli ultimi anni sono incredibilmente cresciuti e richiedono una risposta commisurata.

  • Una destinazione dei fondi all’Ucraina adeguata al fabbisogno finanziario straordinario locale e che non vada a scapito di altre regioni (più povere) e di altre priorità.

Di cosa si tratta?

Con la Strategia di cooperazione internazionale 2025-2028 (Strategia CI) il Consiglio federale definisce gli obiettivi strategici e la focalizzazione geografica della cooperazione internazionale della Svizzera e ne stabilisce il fabbisogno di finanziamento. Il Consiglio federale propone i seguenti obiettivi strategici nonché le seguenti regioni prioritarie e risorse finanziarie.

Quattro obiettivi strategici:

Quattro regioni prioritarie:

  • Asia

  • Medio oriente e Nord Africa

  • Europa dell’Est

  • Africa subsahariana

Queste regioni prioritarie sono suddivise in 44 Paesi prioritari ai quali sono principalmente destinati i fondi della cooperazione internazionale.

Alle regioni di cui sopra si aggiungono tre Paesi esterni: Haiti, Colombia e Perù.

Risorse finanziarie

Il Consiglio federale chiede fondi pari a 11,451 miliardi di franchi.

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