Aiutare: la risposta è sì – Sopravvivere in un campo profughi
Sono oltre un milione le persone che lottano ogni giorno per sopravvivere nel campo profughi di Cox’s Bazar, in Bangladesh. Aiutateci a offrire loro condizioni di vita dignitose e le cure mediche di cui hanno bisogno.
Una catastrofe dimenticata
Nel sud del Bangladesh si trova il più grande campo profughi del mondo. Qui, oltre un milione di persone vivono ammassate in condizioni precarie, senza diritti e senza prospettive per il futuro. Ogni persona ha a disposizione meno di tre metri quadrati (contro 46,5 in Svizzera). Nel campo nascono 35 000 bambini l’anno.
Le temperature molto elevate, la mancanza di spazio e la scarsa igiene favoriscono il rapido diffondersi di malattie, con effetti talvolta devastanti.
A soffrire di più sono madri e bambini, e non mi riferisco solo alla salute. Presso i nostri centri forniamo cure mediche urgenti e ci occupiamo di igiene e prevenzione di epidemie. In più, ci concentriamo specificamente sulla salute materno-infantile.
Dott.ssa Tanzila Ahmed, esperta in salute della CRS in Bangladesh
Sì, voglio aiutare e facilitare l’accesso alle cure mediche
Il campo profughi di Cox’s Bazar è pieno all’inverosimile: qui vivono oltre un milione di persone in condizioni di estrema indigenza e il loro numero aumenta ogni giorno. I profughi hanno perso tutto e dipendono completamente dagli aiuti umanitari. Non hanno altra scelta che restare nel campo. Per potenziare le proprie attività ed essere vicina a chi soffre, la CRS ha bisogno del vostro aiuto.
Quando ho visto come i profughi vivono nel campo di Cox’s Bazar, non credevo ai miei occhi. Mi auguro che venga offerto loro un briciolo di speranza e che non vengano abbandonati al loro destino.
Max Hubacher, attore e ambasciatore della CRS
Non esitate a contattarci in caso di domande
Julian Macchi e il suo team del servizio donatori saranno lieti di rispondere alle vostre domande. Chiamateci o inviateci una e-mail.
